Il mattone è un elemento modulare, che solitamente presenta un rapporto fra i lati di 1:2:4. Questa modularità permette di creare diversi tipi di tessitura, a seconda dello spessore della parete da costruire. Si tratta di veri e propri schemi costruttivi che, ripetuti e combinati fra loro, creano specifiche trame che caratterizzano la facciata.
Solamente in un caso la tessitura è definita a priori, ed è quello del muro “a una testa”, cioè quando lo spessore della parete è uguale alla larghezza del mattone. L’unica tessitura utilizzabile è quella a cortina, in cui i mattoni vengono disposti tutti di lista, cioè presentando il lato lungo. Questa tessitura è la più economica e veloce da eseguire: riduce infatti al minimo il numero di giunti verticali da realizzare.
La tessitura di testa, invece, è la disposizione che presenta il più elevato numero di giunti verticali sulla facciata: i mattoni infatti presentano a vista unicamente il lato corto. Questa tessitura però, data la forte presenza di giunti, è quella meno resistente e quindi adatta a murature poco sollecitate.
Ogni Paese ha una sua tradizione riguardo le tessiture murarie. Quella fiamminga (o olandese), ad esempio, alterna una fila di mattoni di testa a una fila formata da mattoni di testa e di lista. Nella tessitura gotica (o polacca) tutti i corsi presentano un mattone di testa e uno di lista, mentre in quella a blocco (o inglese) vengono alternate file di testa e di lista. La trama a croce, ancora, si realizza disponendo gli elementi di lista sfalsati di una testa.
Qualunque sia la trama prescelta per la costruzione, la sua riuscita estetica dipende in larga parte dall’abilità dei tecnici nella posa dei mattoni.